martedì 24 marzo 2015

12 COSE CHE (FORSE) NON SAI SU WHATSAPP

1. WHATSAPP è stato fondato nel 2009 da Jan Koum: la prima versione fu un mezzo fallimento e Koum voleva abbandonare il progetto, ma il co-fondatore Brian Acton lo convinse a resistere. Aveva ragione: WhatsApp è diventato in pochi anni il servizio di messaggistica più usato al mondo e a febbraio del 2014 è statocomprato da Facebook per 19 miliardi di dollari (di questi, quasi 7 sono andati a Koum).

2. 30 MILIARDI DI MESSAGGI al giorno passano da WhatsApp. Strano ma vero, vi lavorano solo 55 persone (di cui 32 ingegneri).

3. 700 MILIONI DI ISCRITTI ATTIVI, è il patrimonio recordo di WhatsApp a gennaio 2015, più di qualunque altro servizio di messaggistica. Gli ultimi 100 milioni sono arrivati in soli 4 mesi: a ottobre gli utenti erano 600 milioni.

4. L'INDIA È IL PAESE CON PIÙ UTENTI, con 70 milioni di persone comunicano via WhatsApp.

5. QUANTI MESSAGGI HAI INVIATO E RICEVUTO via WhatsApp? Scoprirlo è facile: dalle impostazioni, vai su account e su utilizzo rete: lì è scritto il numero di messaggi scambiati e anche i megabyte di traffico generato dall'avvio del servizio con quell'account.

6. PER NON CONSUMARE traffico dati bisogna disattivare il download automatico delle foto e dei video. È un'opzione delle impostazioni chatleggermete diversa a seconda che lo smartphone sia un iPhone (auto download file multimediali) o un Android (download automatico media). L'opzione si può disattivare o impostare per il download solo con rete wi-fi disponibile.

7. A CHE ORA È STATO LETTO IL MESSAGGIO? Per saperlo bastacliccarci sopra e fare scorrere verso sinistra: appariranno l'ora di consegna e di lettura.

8. SECURITY: DAVID CAMERON HA PROMESSO che se dovesse essere rieletto, a maggio, bloccherà WhatsApp e servizi analoghi, come iMessage e FaceTime, che non possono essere controllati dalle agenzie di intelligence. E WhatsApp ha rischiato anche di essere bloccato in Brasile a causa del rifiuto dell'azienda di collaborare a un'indagine di polizia.

9. PER LA RICERCA SCIENTIFICA: fino a luglio 2014 era possibile donare i messaggi di WhatsApp alle università di Berna, Zurigo e Neuchâtel, per il progetto "What’s up, Switzerland?" sullo studio dei linguaggi utilizzati nei messaggi.

10. TELEFONARE GRATIS CON WHATSAPP, come con Skype. La sperimentazione è partita, ma attenzione perché non è detto che convenga a meno che non avvenga via wi-fi. Se invece si utilizza il traffico dati delle reti cellulari 3G o 4G, potrebbe costare caro.

11. PESCI D'APRILE: c'è una app che permette di creare false conversazioni di WhatsApp... È Whats Fake, e può essere divertente o... pericolosa!

12. KOUM, EMIGRATO NEGLI USA DALL'UCRAINA, ha scelto di firmare l’accordo con Facebook nell’ex edificio dei servizi sociali dove un tempo andava a fare la fila per avere i buoni alimentari. La sua fortuna? Studiare informatica (da autodidatta), essere accolto in una banda di hacker ed essere poi assunto da Yahoo.


FONTE: FOCUS

domenica 15 marzo 2015

DA IBM IL KIT PER CONNETTERE "LE COSE"




L'Internet delle cose diventa 'fai da te'. Arm e Ibm hanno infatti presentato un kit che in pochi minuti consente di avere un oggetto connesso. 'Mmbed IoT Starter Kit', questo il nome, è pensato per chi ''non ha esperienza specifica nello sviluppo Web'', si legge in una nota, ''perché fornisce una piattaforma per imparare e creare prototipi funzionanti''. Il kit contiene due pezzi: una scheda madre e un controller. Via cavo ethernet è il collegamento a internet e a BlueMix, la nuvola di Ibm.

 © ANSA

La scheda madre ha processore Cortex-M4F di Arm, mentre il controller è una scheda con un display Lcd da 128x32 pixel, un joystick, sensore di temperatura, accelerometro e poteziometro. Le due schede si collegano e possono essere connesse a internet via Ethernet e al computer via Usb.
Con il kit, non ancora in vendita, Arm e Ibm puntano a entrare nel promettente mercato dell'internet delle cose. Stando agli analisti di Gartner, nel mondo quest'anno si useranno 4,9 miliardi di oggetti connessi, una cifra destinata a salire a 25 miliardi entro il 2020.