giovedì 31 maggio 2012

All'asta APPLE 1

È ancora funzionante il primo esempio di computer della Apple, che andrà all'asta (sprovvisto di schermo, tastiera e torretta) da Sotheby's New York; questo apparecchio permetteva per la prima volta agli utenti di digitare lettere su un monitor attraverso una tastiera.

Il lotto comprende l’interfaccia originale, i manuali per l’uso e un libricino per principianti oltre che una relazione scritta da Steve Jobs nel 1974 quando lavorava all’Atari e indirizzata al suo caporeparto, contenente indicazioni su come migliorare la funzionalità dei giocatori di calcio in un gioco chiamato “World Cup”.

Il computer è stato creato a mano da Steve Jobs e Steve Wozniak nel 1976 e presentato lo stesso anno all’Homebrew Computer Club (un club per appassionati di computer) di Palo Alto in California, snobbato da tutti tranne che da Paul Terrell proprietario della catena di negozi chiamata Byte Shop, ne ordinò addirittura 50 al prezzo di 500 dollari ciascuno. Steve J. e Steve W., ancora giovani, non persero tempo e in soli 30 giorni produssero le unità e gliele fecero recapitare.
Dei 50 modelli realizzati per la catena Byte Shop, purtroppo solo sei sono tuttora funzionanti. E all’asta di Sotheby’s sarà possibile aggiudicarsi proprio uno di questi preziosi reperti Apple.

Prevista la vendita per il 15 giugno, la base d'asta prevista oscillerà tra i 120 e i 180 mila dollari.

martedì 22 maggio 2012

Spazio: partita la prima capsula privata



Dragon, la prima capsula spaziale costruita da un privato, è stata lanciata questa mattina dopo un ritardo di due giorni dovuto al guasto di uno dei motori, e in questi istanti prosegue il suo viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Partita alle 03:44 (le 09:44 ora italiana), dalla base di Cape Canaveral, dopo circa 10 minuti ha completato la separazione dal lanciatore Falcon 9.
La missione è di tipo dimostrativo (nei prossimi giorni la capsula Dragon effettuerà alcuni test in orbita per agganciarsi alla Stazione Spaziale Internazionale) ed è stata organizzata dalla società privata Space Exploration Technologies (SpaceX), che ha un contratto con la NASA per gestire il trasporto di materiale verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In seguito alla dismissione degli Space Shuttle lo scorso anno.
Attualmente la Nato dipende da Russia per l'invio di astronauti, al costo di 60 milioni di dollari a persona.
Se il test di oggi sarà coronato dal successo, SpaceX - fondata dall'imprenditore Internet Elon Musk - potrebbe divenire la prima società privata a raggiungere la stazione spaziale.
SpaceX e Orbital Sciences Corp hanno già contratti per un valore complessivo di 3,5 miliardi di dollari per il trasporto di carichi sulla Iss. La società di Musk è anche tra le quattro impegnate a costruire taxi spaziali per astronauti, turisti e ricercatori.

martedì 15 maggio 2012

Telefonino? Lo ricarica il virus

I ricercatori dell'università di Berkeley, in California, stanno studiando il comportamenteo di alcuni virus batteriofagi che, sollecitati meccanicamente, produrrebbero energia.
Lo studio dei ricercatori di Berkley , pubblicato su Nature Nanotechnology, spiega come fare.

I virus utilizzati per provare questa teoria appartengono alla famiglia dei batteriofagi e sono assolutamente innocui per l’uomo in quanto attaccano solo batteri. Questi virus hanno una qualità, sono piezoelettrici, ovvero sono capaci di tradurre in elettricità delle sollecitazioni di tipo meccanico. Questi virus sottoposti a particolari condizioni finiscono per auto assemblarsi creando una pellicola sottile che è l’ideale per produrre una batteria. Grazie all'ingegneria genetica sono poi riusciti ad aumentare la differenza di potenziale tra le due estremità delle proteine e, "impilando" diversi strati di virus, hanno potuto realizzare un generatore che, semplicemente premuto con un dito, genera una tensione di 400 millivolt e un'intensità di corrente massima di 6 nanoampere.  La corrente creata è stata sufficiente ad illuminare un piccolo display e a far apparire il numero 1.


Seung-Wuk Lee, uno dei ricercatori che fa parte del team dell’università di Berkley ha voluto spiegare i passi successivi di questo studio, “Ora stiamo lavorando a nuovi modi per migliorare la produzione la biotecnologia ci permette di modificare geneticamente i virus a piacimento, quindi questo metodo potra’ essere usato per la produzione di energia nei dispositivi microelettronici del futuro. Un’applicazione possibile, ad esempio sara’ la produzione di ‘foglietti’ di virus da inserire nelle scarpe che ricaricano ad esempio un telefono con l’energia sviluppata dai passi”.

mercoledì 9 maggio 2012

Salone del libro di Torino: triplicano ebook italiani

Salone del Libro 2012 di Torino: gli ebook sono i nuovi esordienti
Il 10 maggio aprirà i battenti il Salone del Libro di Torino edizione 2012 con motivo conduttore la Primavera digitale. Sarà un'edizione al passo coi tempi, infatti troveranno ampio spazio gli ebook.  Secondo lo studio dell’Ufficio Studi Aie, il mercato ebook 2011 pesa nove volte più di quello 2010: alla fine dell’anno scorso valeva lo 0,9% (pari a 12,6 milioni di euro) del mercato dei canali trade (librerie, librerie online, Gdo), era dello 0,1% a fine 2010. Un incremento del 740% sull’anno precedente. Fra il 2012 e il 2011 è sceso, inoltre, il prezzo medio dell’ebook alla produzione: oggi si aggira sugli 11,07 euro (Iva al 21% inclusa), era di 11,18 euro lo scorso anno (con Iva al 20%).
Ad essere “conquistati” dagli ebook sono soprattutto gli uomini: il 51,7% dei lettori di libri di carta (con più di 6 anni) sono donne, mentre il 61,5% degli uomini, di oltre 14 anni di età, sono i più accaniti lettori di ebook. Fra il 2011 e il 2010 sono cresciuti anche gli acquirenti di ebook del 55,3% (erano 365 mila nel 2010, sono diventati 567 mila) e i lettori forti di ebook del 59,2% (erano 691 mila nel 2010, sono diventati 1 milione e 100 mila).

I dati 2011 e del primo trimestre 2012 saranno presentati da Alberto Dal Sasso, Business Unit Director Media and Books, Italy di Nielsen e da Giovanni Peresson dell’Ufficio studi Aie. Ne discuteranno – moderati da Andrea Angiolini, presidente Commissione editoria digitale di Aie – Jacopo Gori, direttore librerie Giunti al Punto, Stefano Sardo, direttore Librerie Feltrinelli, Massimo Turchetta, direttore generale Libri Trade Rcs libri, Mauro Zerbini, amministratore delegato Ibs.it e, in chiusura, Marco Polillo, presidente dell’Aie.



venerdì 4 maggio 2012

Touché e il mondo diventa un grande touchscreen

Un gruppo di ricercatori della Disney Research in collaborazione con gli scienziati della Carnegie Mellon University sta studiando un sensore che potrebbe rivoluzionare il modo con cui interaggiamo con gli oggetti che ci circondano quotidianamente.  Touché – questo il nome della nuova tecnologia – sarebbe capace di trasformare in touchscreen il tavolo, lo specchio, un liquido e perfino il corpo umano.



Il dispositivo, che verra' presentato alla Conference on Human Factors in Computing Systems di Austin, Texas, la prossima settimana, sfrutta lo stesso principio degli schermi tattili tradizionali, in cui vengono registrati i cambiamenti di intensita' elettrica, operando pero' in modo multi frequenziale, cioè su più frequenze diversamente da quello che succede con i touchscreen "tradizionali" che usano una sola frequenza. Monitorare più frequenze vuol dire ottenere più informazioni. L’esempio che gli scienziati della Disney preferiscono citare è quello della maniglia intelligente. A seconda del modo in cui viene toccata si apre e si chiude automaticamente, rendendo possibile anche la limitazione dell’ingresso solamente a determinate persone.

Il termine touchscreen non riesce a spiegare in modo completo le potenzialità dell’applicazione di Touché. Oltre al tatto il sensore è infatti capace di riconoscere anche i movimenti e la configurazione spaziale di un oggetto o di un corpo. Questo ad esempio rende possibile la realizzazione di una poltrona che capisce la posizione che occupiamo su di essa per alzare o abbassare il livello dell’illuminazione.

 "Nei nostri laboratori abbiamo gia' attrezzato una grande quantita' di oggetti con la sensibilita' al tocco – spiega Ivan Poupyrev dei laboratori Disney – questo ci dice che siamo pronti a creare nuovi modi per far interagire le persone con il mondo che le circonda". Tra gli oggetti trasformati in device touchscreen si trovano maniglie, vasche d’acqua, smartphone sensibili anche sulla scocca e non solo sul display, e uno studente in carne e ossa. Poupyrev spiega inoltre come l’applicazione nei liquidi sia potenzialmente molto interessante, dato che potrebbe portare innumerevoli vantaggi alla sicurezza, a cominciare da giochi o controlli per gli alimenti.