giovedì 1 gennaio 2015

NEO DETECTIVE VIA WEB

Non sempre un assassino viene scoperto e assicurato alla giustizia dalle forze di polizia. A volte, purtroppo, succede anche che a finire in carcere siano degli innocenti. Ma si possono risolvere i crimini e correggere gli errori dei poliziotti che indagano, affidandosi alla “saggezza della folla”? Ne è convinto Colin Heilbut, fondatore di CrowdSolve , una piattaforma che vuole trasformare gli internauti in detective per scovare chi ha commesso delitti.
Un po’ come nella trasmissione “Chi l’ha visto?” che conta sulla partecipazione attiva del pubblico televisivo per far luce su casi irrisolti e su inchieste in corso. In questo programma, i telespettatori sono invitati a dare indicazioni e fare segnalazioni tramite telefono o inviando fax e lettere su fatti di cronaca nera come per l’omicidio di Yara Gambirasio o, più recentemente, del piccolo Loris Andrea.
CrowdSolve chiede, invece, la collaborazione degli utenti web. L’idea prende spunto dal grande successo ottenuto dalla serie radiofonica in podcast “Serial ”. Milioni di americani si sono appassionati a discutere della vicenda di Hae Min Lee, studentessa di un liceo di Baltimora, assassinata nel 1999. Per questo crimine è stato arrestato e condannato il suo ex-ragazzo Adnan Syed che, però, si dichiara innocente.
Colin Helibut pensa che l’interesse di massa dimostrato per “Serial” possa essere sfruttato per aiutare le persone che negli Stati Uniti sono ingiustamente detenute. Secondo Innocence Project , sono circa 40mila, una quota stimabile tra il 2,3-5% dell’attuale popolazione carceraria.

Per potersi occupare di casi controversi è necessario recuperare e acquisire i fascicoli presso l’amministrazione giudiziaria, sostenendo delle spese. CrowdSolve intende raccogliere denaro per poter portare avanti la sua iniziativa e realizzare il suo progetto. Come? Rivolgendosi al popolo della rete attraverso una campagna promossa sul sito di crowdfunding IndieGoGo. Chiunque può contribuire, con piccole o più cospicue somme, a raggiungere l’obiettivo di 50mila dollari entro il 19 gennaio 2015.





Una volta avuti i documenti relativi ad un’indagine di omicidio, ogni utente, iscrivendosi gratis alla piattaforma collaborativa, potrà dedicarsi ad un caso da solo, come un novello Sherlock Holmes, o insieme ad altri membri della comunità per suggerire ipotesi e piste alternative. Questa attività verrà organizzata e moderata consentendo ai partecipanti di giudicare le varie teorie con un sistema di voto interno. 

Tanti piccoli detective online riusciranno a fare chiarezza salvando degli innocenti? O aumenteranno soltanto la confusione? Intanto, siamo certi su quale sarà il primo dossier giudiziario che verrà sottoposto agli utenti di CrowdSolve. E’ quello di Hae Min Lee, naturalmente.

Fonte: LA STAMPA

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