Il gruppo, guidato dal professore di informatica Hitoshi Matsubara, ha tuttavia dato una mano alla propria macchina durante il processo di scrittura. Gli scienziati hanno infatti prima assegnato un sesso al protagonista, sviluppato una versione rudimentale della trama ed infine realizzato una lista di parole e frasi da includere all’interno del testo. Il lavoro della IA è stato poi quello diassemblare queste risorse in un testo che non fosse solo comprensibile, ma anche interessante e coinvolgente.
Il risultato è stato un breve romanzo intitolato “Konpyuta ga shosetsu wo kaku hi”, rozzamente traducibile in italiano come “Il giorno in cui un computer scrisse un romanzo”, la cui trama parla di un’intelligenza artificiale che decide di abbandonare le proprie responsabilità nei confronti dell’umanità dopo aver scoperto il proprio talento nella scrittura.
Il Premio Letterario Hoshi Shinichi non aveva mai accettato opere scritte da macchine prima d’ora: degli oltre 1450 romanzi che hanno partecipato alla competizione, ben 11 erano stati realizzati da intelligenze artificiali. Ai giudici ovviamente non è stato rivelato quali tra queste opere erano state scritte da macchine e quali invece da esseri umani.
Nonostante “Konpyuta ga shosetsu wo kaku hi” sia riuscito a superare il primo girone, il romanzo è stato infine eliminato in quanto, stando a quanto dichiarato dal giudice Satoshi Hase, la storia era ben strutturata ma i personaggi mancavano di profondità.
FONTE: GIZBLOG.IT
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