venerdì 4 maggio 2012

Touché e il mondo diventa un grande touchscreen

Un gruppo di ricercatori della Disney Research in collaborazione con gli scienziati della Carnegie Mellon University sta studiando un sensore che potrebbe rivoluzionare il modo con cui interaggiamo con gli oggetti che ci circondano quotidianamente.  Touché – questo il nome della nuova tecnologia – sarebbe capace di trasformare in touchscreen il tavolo, lo specchio, un liquido e perfino il corpo umano.



Il dispositivo, che verra' presentato alla Conference on Human Factors in Computing Systems di Austin, Texas, la prossima settimana, sfrutta lo stesso principio degli schermi tattili tradizionali, in cui vengono registrati i cambiamenti di intensita' elettrica, operando pero' in modo multi frequenziale, cioè su più frequenze diversamente da quello che succede con i touchscreen "tradizionali" che usano una sola frequenza. Monitorare più frequenze vuol dire ottenere più informazioni. L’esempio che gli scienziati della Disney preferiscono citare è quello della maniglia intelligente. A seconda del modo in cui viene toccata si apre e si chiude automaticamente, rendendo possibile anche la limitazione dell’ingresso solamente a determinate persone.

Il termine touchscreen non riesce a spiegare in modo completo le potenzialità dell’applicazione di Touché. Oltre al tatto il sensore è infatti capace di riconoscere anche i movimenti e la configurazione spaziale di un oggetto o di un corpo. Questo ad esempio rende possibile la realizzazione di una poltrona che capisce la posizione che occupiamo su di essa per alzare o abbassare il livello dell’illuminazione.

 "Nei nostri laboratori abbiamo gia' attrezzato una grande quantita' di oggetti con la sensibilita' al tocco – spiega Ivan Poupyrev dei laboratori Disney – questo ci dice che siamo pronti a creare nuovi modi per far interagire le persone con il mondo che le circonda". Tra gli oggetti trasformati in device touchscreen si trovano maniglie, vasche d’acqua, smartphone sensibili anche sulla scocca e non solo sul display, e uno studente in carne e ossa. Poupyrev spiega inoltre come l’applicazione nei liquidi sia potenzialmente molto interessante, dato che potrebbe portare innumerevoli vantaggi alla sicurezza, a cominciare da giochi o controlli per gli alimenti.



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