martedì 15 maggio 2012

Telefonino? Lo ricarica il virus

I ricercatori dell'università di Berkeley, in California, stanno studiando il comportamenteo di alcuni virus batteriofagi che, sollecitati meccanicamente, produrrebbero energia.
Lo studio dei ricercatori di Berkley , pubblicato su Nature Nanotechnology, spiega come fare.

I virus utilizzati per provare questa teoria appartengono alla famiglia dei batteriofagi e sono assolutamente innocui per l’uomo in quanto attaccano solo batteri. Questi virus hanno una qualità, sono piezoelettrici, ovvero sono capaci di tradurre in elettricità delle sollecitazioni di tipo meccanico. Questi virus sottoposti a particolari condizioni finiscono per auto assemblarsi creando una pellicola sottile che è l’ideale per produrre una batteria. Grazie all'ingegneria genetica sono poi riusciti ad aumentare la differenza di potenziale tra le due estremità delle proteine e, "impilando" diversi strati di virus, hanno potuto realizzare un generatore che, semplicemente premuto con un dito, genera una tensione di 400 millivolt e un'intensità di corrente massima di 6 nanoampere.  La corrente creata è stata sufficiente ad illuminare un piccolo display e a far apparire il numero 1.


Seung-Wuk Lee, uno dei ricercatori che fa parte del team dell’università di Berkley ha voluto spiegare i passi successivi di questo studio, “Ora stiamo lavorando a nuovi modi per migliorare la produzione la biotecnologia ci permette di modificare geneticamente i virus a piacimento, quindi questo metodo potra’ essere usato per la produzione di energia nei dispositivi microelettronici del futuro. Un’applicazione possibile, ad esempio sara’ la produzione di ‘foglietti’ di virus da inserire nelle scarpe che ricaricano ad esempio un telefono con l’energia sviluppata dai passi”.

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